Mahmood è tra gli inquilini del palazzo andato a fuoco a Milano. Molti hater lo hanno attaccato, ma a difenderlo è intervenuto Ermal Meta.
L’incendio scoppiato a Milano nel pomeriggio di domenica 29 agosto, nella cosiddetta Torre dei moro, ha coinvolto anche il mondo della musica. Tra gli inquilini del palazzo di via Antonini c’è infatti anche Mahmood, come rivelato la sera stessa da Morgan sui social. Fortunatamente, il cantautore di Soldi sta bene, e su Instagram ha postato una storia per tranquillizzare i fan: “Per fortuna non ci sono state vittime. un grazie ai vigili del fuoco per l’incredibile lavoro svolto e a voi tutti per i messaggi“. Peccato che, accanto ai tanti messaggi di solidarietà, siano arrivate nelle ultime ore anche critiche da parte degli hater. Messaggi squallidi che hanno mandato su tutte le furie Ermal Meta!
Gli hater attaccano Mahmood
Subito dopo l’esplosione dell’incendio, tantissimi hater sui social hanno preso di mira Mahmood. La sua colpa? Non certo l’aver dato fuoco al palazzo, semplicemente l’essere abbastanza facoltoso da potersi eventualmente ricomprare una nuova casa.
In tanti si sono socatenati attaccando Alessandro e mostrando una certa soddisfazione per l’accaduto, con parole del genere: “Hai perso la casa? Ma io stappo una magnum… stasera non dormo, bevo“, o ancora “I soldini per prendersi un altro appartamento a Milano ce li avrà, giusto?“. Parole che non prendono in considerazione come nella perdita di una casa non sia solo il danno economico a fare la differenza, ma anche quello affettivo, che non si può ricomprare nemmeno con un conto in banca illimitato.
Ermal Meta difende Mahmood
Ovviamente non sono mancate le manifestazioni di solidarietà per Mahmood, e non solo per la casa, ma anche per questi attacchi gratuiti. Tra i molti, si è distinto anche Ermal Meta, grande collega e amico del cantautore milanese, da sempre in prima fila per zittire i leoni da tastiera.
Queste le parole del cantautore di origini albanesi: “Mahmood la casa se la può ricomprare, ma voi hater che gioite di quello che è successo, la dignità non potete ricomprarla dopo averla buttata nel cesso perché ammesso che ci riusciate, puzzerebbe demmer… Sfigati“.